"Champagne for my real friends. Real pain for my sham friends" (used as early as 1860 in the book The Perfect Gentleman. Famously used by painter Francis Bacon)



venerdì 29 marzo 2024

ATTUALITÀ RONSONIANE (Mrs. Ronson I suppose)

 

ATTUALITÀ RONSONIANE

(Mrs. Ronson I suppose)

 

Avevo pensato a un post breve, di quelli che ho serializzato da qualche mese ([1]).

Ma no.

 

Cominciamo dal principio: esistono solo due modelli di accendino belli, e il primo che ho incontrato, e smontato, da scolaro delle elementari ([2]) è stato un Ronson: una astronave in miniatura.

 

Ecco perché la prima volta che incappai nel nome Mick Ronson ([3]) provai una simpatia immotivata e istintiva.

Ovviamente, poi seppi chi fosse allora.

 

Per arrivare a Suzi Fussey, “successivamente” moglie di Mick (quindi anche Ronson) e oggi sua vedova impiegai molti anni per, allora, semplice contingente irrilevanza storica della “donna del chitarrista di Bowie”.

D’altronde, anche la “maledizione” su Mary Angela Barnett ([4]) significherà qualcosa?

 

E?

Finalmente dovremmo esserci: a giorni, sostenuto da acconcia campagna di lancio, direi sarà pubblicato il suo libro: Me and Mr Jones ([5]).

Grande titolo per chi è madrelingua o conosce bene l’Inglese.

 

Il resto, scopritelo, quasi, da soli:

https://www.youtube.com/watch?v=oar2eesMwM0

 

Naturalmente, aspettando la pubblicazione del libro di Tony Defries ([6]).
E due parole sull’altro accendino “bello”.

 

 

 Un Ronson Varaflame come quello che smontai

                                                                                                               

                                                                                                                              Steg

 

 

 

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giovedì 28 marzo 2024

OTTIMISTA (Flaianate - 2)

 

OTTIMISTA

(Flaianate - 2)

 

Colui che, essendo in ritardo, spera lo siano anche gli altri con cui ha a che fare.

 

 

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AREE TERREMOTATE (Flaianate - 1)

 

AREE TERREMOTATE

(Flaianate - 1)

 

In Italia: qualsiasi zona territoriale che abbia subìto un sisma negli ultimi 125 anni.

Tranne il Friuli-Venezia Giulia.

 

 

Per i curiosi: “Flaianate” è la versione aforistica, ma senza pretese di essere il nuovo Ennio Flaiano ([1]), di Tombstone Series.

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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mercoledì 27 marzo 2024

GIORGIO FALETTI: DANNEGGIATO DALLA CRITICA POSITIVA? (half sketch)

 

GIORGIO FALETTI: DANNEGGIATO DALLA CRITICA POSITIVA?

(half sketch)

 

Difficilmente cambio opinione, quando capita di solito mi motivo (non per giustificarmi).

 

Fui molto deluso dalla lettura di Appunti di un venditore di donne di Giorgio Faletti ([1]), che ricordo acquistai alla sua uscita.

Probabilmente la colpa fu una recensione entusiastica di Antonio D’Orrico: suo massimo paladino che evocava Umberto Simonetta ([2]), e probabilmente anche Giorgio Scerbanenco ([3]) e ovviamente Milano ([4]).

 

Ho poi letto Io uccido ([5]): non ho capito le ragioni del suo successo, ma non essendo un estimatore di Umberto Eco (anche lui piemontese) romanziere …

 

Ho quindi letto Pochi inutili nascondigli ([6]): qualche racconto mi piacque.

 

Strane le idee: la miglior biografia di Faletti se la è scritta lui, abbinandoci due CD ([7]): Da quando a ora.

Non mi risulta nessuno studio della sua opera letteraria (qualche tesi di laurea?) ([8]).

 

Giorgio Faletti era sicuramente una persona di grande talento, ma le classifiche non sono mai buone consigliere: sostenere che lui (lo sostiene D’Orrico) fosse il più grande romanziere italiano (e ciò contribuì al suo iniziale successo)?

Faletti confessa(va) un vocabolario non ricco. Aldo Busi vanta, sé dicente, il massimo vocabolario di autore.

 

Giorgio Faletti sbagliava le pronunce (difetto tipicamente italiano ([9])). Con l’Inglese invece mi pare nulla quaestio.

 

Probabilmente gli hanno costruito un alto profilo e lui ha pensato che sputarci sopra non fosse poi una grande idea.

 

 

(continuerà il post)?

 

 

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venerdì 22 marzo 2024

PRECEDERE LA MODA (Facebook Down Series - 24)

 

PRECEDERE LA MODA

(Facebook Down Series - 24)

 

Rifuggo le mode, ma talvolta ne sono coinvolto mio malgrado.

 

Uso pantaloni “cargo” da oltre un quarto di secolo nei viaggi e nel fine settimana.

 

Lieto di essere oggi “guru della ultratendenza” (l’espressione non è mia, bensì di un dj di Radio 105).

 

Ovviamente chi scrive per i mass media (i social ormai …) di questi pseudo argomenti non sa nulla.

Per contro, ricordo a me stesso una coppia di clienti, come noi, che incrociammo qualche volta al Harry’s Bar: una sera si atterrò a Linate: ai nastri bagagli intravidi lui che indossava dei cargo.

 

 

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mercoledì 20 marzo 2024

DELANEY BLUE (another half sketch)

 

DELANEY BLUE

(another half sketch)

 

A fianco di Daniel Darc ([1]) per anni e anni ci fu una persona che si può anche non conoscere a meno di aver visto il film documentario di Marc Dufaud Pieces Of My Life ([2]).
Si tratta di George Betzounis, greco ma parigino ma cosmopolita ([3]), meglio noto come Delaney Blue ([4]).

 

Basterebbe forse il suo profilo ufficiale ([5]), però mancherebbe qualcosa.
Soccorre per esempio Dufaud, nel suo libro: peripezie di pubblicazione non poche: nato in un modo: sorta di antologia degli scritti di Daniel Darc (intitolato Rêve Coeur e attribuito a Darc ([6])). Poi cambiato editore e struttura e diventato Close Up Daniel Darc ([7]).

Dufaud incontra Betzounis a uno dei mercati delle pulci parigini, quello di Barbés ([8]), quando, finalmente, riesce a rintracciare Darc: “J’ai reconnu Daniel serré contre ce Midnight Cow-Boy élancé, crinière de jais portant a bout de bras un bac de vinyles. Look de zicos New-yorkais, cuir ocre marbré, pantalon noir et demi boots. Un Joe Buck émacie presque exotique dans cet environnement multiethnique a tendance afro méditerranéenne. C’était George : il n’est pas New-yorkais, c’est un international hero from Thessalonique!” ([9]).

 

Ovviamente, il ruolo di Rico Rizzo ([10]) è affidato a Daniel Darc (e altrettanto ovviamente per chi conosce un poco come andarono le cose, anche a Parigi, si potrebbe pensare a Johnny Thunders, se non fosse che a quest’ultimo mancò un George-Joe Buck).

 

Piccola annotazione: non capisco come mai, dato il suo ruolo nel documentario, Dufaud non abbia incluso George-Delaney nei ringraziamenti del libro.

 

Adesso tocca a voi.

 

 

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domenica 17 marzo 2024

STEVE HARLEY [lasciamo perdere radici del/ispirazioni per/proto punk (musica)] (Facebook Down Series - 23)

 

STEVE HARLEY

[lasciamo perdere radici del/ispirazioni per/proto punk (musica)]

(Facebook Down Series - 23)

 

 

È morto Steve Harley ([1]).

Ho sempre evitato le oltremodo eristiche discettazioni su proto punk, padrini del punk e cose simili (noiose come le discussioni sportive).

 

Basta non confondere i Cockney Rebel con i Cock Sparrer.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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venerdì 15 marzo 2024

PUNK MILANESI SEVENTYSEVEN? BRUTTA GENTE NEL 2024!

 

PUNK MILANESI SEVENTYSEVEN?

BRUTTA GENTE NEL 2024!

 

 

Ed ecco che i due quotidiani più venduti in Italia ([1]) nelle loro pagine milanesi non dedicano un trafiletto al concerto acustico di Enrico Ruggeri al Tetro Filodrammatici del 15 marzo 2024 (fra qualche ora).

La Repubblica fa anche meglio: il teatro non è nell'elenco “dedicato”.

 

Rimpianto? Mi sarebbe piaciuto un dopo concerto al Savini, quello di quaranta anni fa (con Alfio Bocciardi che lo aveva risollevato ... When we were legend e nella sua “prua” ancora stava il bar dei Futuristi).

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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[1] E sempre più simili negli argomenti trattati. Proprio oggi.)

“NEVER TRUST A HIPPY” (Facebook Down Series - 22)

 

“NEVER TRUST A HIPPY”

(Facebook Down Series - 22)

 

 

Il Signor A.B. sé dicente esperto di “modism” (cit.: Pete Meaden) chiama la (o il) parka “eskimo”, nel 2024.

 

Ora da un trentennio anche la sciampista “della” giornalista praticante alle edizioni Condé Nast conosce la parola “parka”.

Gli è che - mi par di averlo già scritto - nel 1979 noi con la/col parka (io la seconda di Milano) rischiavamo di esser picchiati siccome cinesi dai fascisti, quest’ultimi non avendo mai visto una/un parka, appunto.

Quindi oggi, 45 anni dopo, le cose vanno meglio. Ma non per il confuso A.B.

 

Senza scomodare non dico Paul Weller, ma anche il suo ex amico, già, Paolo Hewitt.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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NON È UNA BARZELLETTA (Facebook Down Series - 21)

 

NON È UNA BARZELLETTA

(Facebook Down Series - 21)

 

 

- “Ci sono un Senegalese, un Albanese e un Romeno ...”

- “Cosa fanno?”

- “I rapinatori a Brescia”.

(e le quote straniere anche fra gli spacciatori di droga di Livigno sono cospicue)

 

Kiss your woke.

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

 

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giovedì 14 marzo 2024

“BACK TO REVERTE”: e torno a scrivere di un gentiluomo che scrive, anche, di gentiluomini di fortuna (Sketches series 32)

 

“BACK TO REVERTE”:

e torno a scrivere di un gentiluomo

che scrive, anche, di gentiluomini di fortuna

(Sketches series 32)

 

To revert”: in lingua inglese significa, fra l’altro, “ritornare.
Back to Mono: è il titolo di una gloriosa antologia dedicata (quando non si “usava”) a uno dei più grandi produttori artistici ([1]) ma anche produttore di fonogrammi ([2])) di tutti i tempi: Phil Spector ([3]) ([4]).
Phil Spector, Arturo Pérez-Reverte, … li giudicherà la storia.

 

Dopo dieci anni il mio post dedicato a Arturo Pérez-Reverte ([5]) si risolve in qualcosa di monco.
D’altro canto, non ha nemmeno senso aggiornarlo come fosse una modesta voce enciclopedica on line.
Quindi seguono qui semplici lampi.

 

Il suo romanzo “puro” ([6]) da me preferito è La carta esférica: compaiono altresì con massima dignità gli albi delle storie (fumetti) di Tintin ([7]).
Arturo Pérez-Reverte è un appassionato di fumetti, anche (non sorprenderà) di Corto Maltese.

 

Spiazzante è La Reina del Sur: può anche indurre a cercare uno o due altri romanzi di questo “genere”.

 

Fuori dalla narrativa, di statura per lo meno vicina a Territorio Comanche, è per me importante Los barcos se pierden en tierra ([8]).

 

Ogni altra indicazione sarebbe troppo personale, però – aneddoticamente – sappiate che in Italia la copertina “originale” de El Italiano fu sicuramente censurata ([9]) sostituendo un incursore della Regia Marina con l’immagine di spalle di una formosa ragazza.

 

A Roberto Bolaño ([10]) non solo non piaceva Pérez-Reverte, ma lo considerava letterariamente quasi modesto ([11]).
Resuscitasse oggi, chissà …, ma forse lo farebbe comunque bersaglio di una critica ideologicamente woke?

 

Ah: sì lo lessi El club Dumas (prima o poi affronterò la saga del Capitan Alatriste).

 

 

                                                                                                                      Steg

 

 

dalla collezione privata

 

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[1]Il produttore artistico ha il ruolo di porsi fra l’artista-interprete-esecutore, il produttore di fonogrammi e il mero tecnico del suono.

“Al produttore artistico, cioè, è affidata la funzione di:

·         coadiuvare AIE e PdF nella scelta delle opere musicali da registrare,

·         coordinare, in misura più o meno apprezzabile, la realizzazione delle registrazioni impartendo suggerimenti all’AIE, ai musicisti (e più in generale a tutti gli artisti non “principali”) ed ai tecnici che si occupano materialmente della effettuazione delle registrazioni,

·         auspicabilmente fornire anche una impronta particolare alle registrazioni o meglio alle registrazioni che saranno poi commercializzate, impronta che, senza la sua attività, non ci sarebbe” (autocitazione).

[2]Il produttore di fonogrammi è la persona fisica o giuridica che assume l'iniziativa e la responsabilità della prima fissazione dei suoni provenienti da una interpretazione o esecuzione o di altri suoni o di rappresentazioni di suoni” (articolo 78, primo comma, legge n. 633, del 22 aprile 1941).

[3] Chi della mia generazione dichiara, essendo cresciuto col punk, di conoscerlo sin “da prima” (di End of the Century) mente a meno che non sia un beatlesiano.

https://en.wikipedia.org/wiki/Phil_Spector.

[5] https://steg-speakerscorner.blogspot.com/2014/12/arturo-perez-reverte-sketches-series-19.html

[6] El pintor de batallas è autobiografico, per sua ammissione: https://www.youtube.com/watch?v=IfUyYlQSe5c

[9] Non è regola che le copertine rimangano uguali, ma nel caso di specie avrebbe avuto senso mantenere quella spagnola.

[11] Si veda, edizione italiana, Il gaucho insopportabile, Milano, Adelphi.